Un allarme sociale chiamato OSAS. Apnee del sonno, medici tenuti a segnalazione per rinnovo patente

Un allarme sociale chiamato OSAS. Apnee del sonno, medici tenuti a segnalazione per rinnovo patente

Young businessman driving a car and looks tired, sleeping in the car while wearing the safety belt

La Obstructive Sleep Apnea Syndrome affligge quasi 2 milioni di italiani e costa al servizio sanitario nazionale 3 miliardi di euro: focus su formazione, diagnosi e prevenzione. Chi soffre di Osas (la sindrome dell’apnee notturne) può guidare? La questione è molto delicata anche in ragione dell’elevato numero di sinistri stradali causati dai “colpi di sonno”. Secondo le statistiche ufficiali questa patologia causa un quarto degli incidenti e solo in Italia nel 2014 (il dato più aggiornato) ne ha causati 7300 con 231 morti e 12.180 feriti. Per il medico, insomma, rilascio e rinnovo della patente sono una pesante responsabilità anche alla luce delle nuove normative.
COSA DICE LA LEGGE – Con il decreto dei Trasporti (dicembre) 2015 ed il successivo decreto attuativo del ministero della Salute (febbraio 2016), l’Italia si è adeguata alla direttiva 2014/85 dell’Unione europea che disciplina il rilascio ed il rinnovo delle patenti di guida ai soggetti affetti dalla sindrome delle Apnee notturne, comunemente conosciuta come OSAS. Nel nuovo procedimento il ruolo del medico è molto importante perché se è vero che si parte da una sorta di “autocertificazione”, poi starà al professionista richiedere un approfondimento anche per chi non dichiari di soffrire di Osas e di seguire il percorso di cura necessario.
LE VERIFICHE – Ci sono delle “spie” che possono far pensare a potenziali indiziati per le caratteristiche fisiche (per esempio soggetti obesi, soggetti che presentano una micrognatia e/o retrognatia o un collo grosso) o che presentino un dato anamnestico positivo per malattie associate all’Osas (ipertensione arteriosa, aritmie, diabete mellito tipo 2, cardiopatia ischemica, eventi ischemici cerebrali, broncopneumopatie). In caso il medico abbia dei sospetti fondati delega la valutazione dell’idoneità alla Commissione medica locale (Cml) che può disporre inizialmente un test dei tempi di reazione, della durata di 10 minuti, in cui si dovrà rispondere premendo un pulsante a una sequenza rapida di stimoli luminosi. Successivamente, se necessario, si potrà far effettuare il questionario di Epworth, specifico per chi soffre di questa sindrome.
LE AUTORIZZAZIONI – Al termine di tutti gli approfondimenti, l’autorizzazione alla guida potrà essere rilasciata anche alle persone affette da Osas, sia moderata sia grave, a condizione che dimostrino “un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”. In questo caso la validità della patente rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con prescrizioni da parte della Cml, non può superare i tre anni per i “normali” conducenti (quelli in possesso di patenti di categoria AM, A, A1,A2, B1, B, e BE ) e un anno per i conducenti professionali, quelli titolari di patente di categoria C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E nonché i titolari di certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB. La stessa Commissione potrà, al contrario, inibire la guida ai soggetti affetti da Osas media o grave che non si sottopongono con continuità a terapie adeguate, utili a controllare la malattia e a migliorare la sonnolenza diurna.

da Sanità Informazione 24/10/16

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